Andrea Dallavalle, saltatore cresciuto nel vivaio dell’Atletica Piacenza, ora in forze al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, può finalmente preparare le valigie per volare a Doha: è proprio in Qatar che si terranno i Campionati mondiali assoluti di atletica leggera. Per Andrea, la rincorsa a questo sogno è iniziata molto da lontano: proveniente da una famiglia di atleti, è stato preso sotto la guida di Ennio Buttò, con cui ha maturato numerosi successi. Il sodalizio tra i due ha infatti portato a sette titoli tricolori, 4 medaglie europee, due argenti e due bronzi, 3 record italiani, il tutto nelle categorie giovanili. Dal 2017, Andrea ha iniziato ad affacciarsi seriamente nell’atletica dei grandi: grazie ad un poderoso balzo a 16,87m, ottenuto a Grosseto in occasione dell’argento europeo, il piacentino riusciva a staccare il biglietto per partecipare ai Campionati mondiali assoluti di quell’anno. Tuttavia, in quell’occasione, si decise di non partire: il ragazzo non era ancora pronto ad affrontare una sfida simile. Dopo un 2018 molto travagliato a causa degli infortuni, Andrea è tornato alla ribalta nel 2019 con un bronzo europeo under23 a Gaevle, in Svezia, grazie alla misura di 16,95m, che gli ha permesso di qualificarsi per i mondiali e di posizionarsi al primo posto nelle graduatorie italiane stagionali. Ora, pronto per questa nuova entusiasmante avventura, Dallavalle sta ultimando la preparazione in vista della gara di qualificazione del 27 settembre. Come procede la rifinitura? Gli ultimi allenamenti procedono come previsto. Sono pronto a mettermi in gioco e duellare con i grandi. Ai Campionati del mondo dovrai affrontare super atleti del calibro degli statunitensi Christian Taylor e Will Claye, entrambi detentori di un personale oltre i 18m: come ti fa sentire l’idea di incontrarli in pedana? Sarà un’emozione unica, ho la pelle d’oca solo al pensiero. Sono onorato di poterli affrontare e allo stesso tempo fiero del lavoro svolto insieme ad Ennio e a Daniele Gandolfi, il mio fisioterapista: abbiamo lavorato in sinergia e i risultati non si sono fatti attendere. Ora bisogna mantenere la concentrazione e finire il lavoro. La qualificazione sarà il primo scoglio: cosa ti aspetti? Quanto servirà per raggiungere la finale? La qualificazione sarà la vera gara per me, perché per passare al turno di finale dovrò saltare il mio personale o quantomeno nelle vicinanze. Sarà dura, ma mai porsi limiti. A chi devi, oltre a te stesso, questo successo? Innanzitutto, al mio allenatore ed alla mia famiglia, elementi davvero indispensabili. Ma altrettanto indispensabili sono stati il mio fisioterapista, la mia ragazza e tutti i miei amici, oltre alla mia società di origine, l’Atletica Piacenza, e a quella per cui gareggio ora, le Fiamme Gialle. Senza tutte queste persone, non sarei potuto giungere fino a qui. Appuntamento dunque al 27 settembre, pronti a sognare insieme ad Andrea, che porterà alto il nome di Piacenza nel mondo in questa nuova avventura in maglia azzurra.